Step 4: la scienza. (2/2)
Se nel primo post riguardante la matematica applicata abbiamo parlato di in quali ambiti si utilizza e cosa c'entra col nostro compasso di proporzione, in questo post faremo un breve excursus sulla storia di questa affascinante scienza.
La matematica nasce in Oriente e tutt'ora molti termini del linguaggio matematico provengono dalla lingua araba; inoltre la moderna notazione numerica è di origine indiana. Tutta l'area dall'India al Mediterraneo è stata per millenni percorsa da vie commerciali e interessata da scambi non solo di tipo commerciale, ma anche culturale.
La scienza e la matematica moderna sono nate nel Seicento e da allora si sono sviluppate in maniera costante fino ad influenzare il mondo e farlo arrivare a noi così come lo conosciamo oggi. Usualmente, si pongono le basi nella matematica greca e si fanno risalire al periodo aureo, VI-III sec. a.C..
Ad oggi la matematica è una scienza unitaria, che non si differenzia in base all'area geografica; questo concetto per noi potrebbe risultare normale, ma fino a non molto tempo fa esistevano tradizioni matematiche autonome: come la matematica cinese, che si è sviluppata autonomamente per duemila anni, superando quella Europea del tempo. Nel confronto troviamo alcune peculiarità, ma anche alcune distinzioni dovute alla cultura stessa.
In tempi più recenti si è considerata la matematica come il linguaggio di una scienza essenzialmente empirica. In tale visione, la matematica è solo uno strumento linguistico. Conseguentemente, la sua storia appare lineare, in un certo senso dipendente dalle storie delle altre scienze (della fisica, della tecnica, della filosofia) in quanto storia di uno strumento che si adegua alle esigenze di altre discipline, anziché un settore di studi dal cui interno scaturiscono teorie e concetti autonomi. E ancora una volta, così intesa, la matematica risulta uno strumento monotono nella sua prevedibilità, appare ovvia, logica e “naturale”.
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